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I genovesi Palconudo, in pochi anni, ne hanno fatta di strada: testi poetici, arrangiamenti delicati ma al contempo forti di emozioni, fanno di questo gruppo una piccola perla nel panorama del cantautorato genovese. Genovatune ha incontrato Marco Pantella (autore, chitarre e percussioni), portavoce del gruppo, anima grande in un corpo esile.
I natali dei Palconudo?
E' un progetto che ho fortemente voluto: l'incontro artistico, con Elisa (voce N.d.R.) prima e con gli altri membri a seguire, ha fatto si' che nel gennaio 2001 l'idea prendesse vita. Palconudo perche' e' la musica a vestire il palco.
Citandovi, attraverso la musica che cosa "Si capisce si disprezza o si dimentica"?
Attraverso la musica si capisce che l'uomo e' un animale musicale, completamente suscettibile ai suoni che, volenti o nolenti, ci fanno entrare in una vibrazione, bella o brutta che sia; si disprezza l'attuale situazione radiofonica che diffonde, consapevolmente, contenuti piccoli che ci fanno restare piccoli e si dimentica il modesto sottofondo sonoro del quotidiano perche' il suono lo offusca
Dove affondano le radici dei testi, impegnati e toccanti, e a quale ti senti piu' legato?
E' come chiedermi a quale figlio voglio piu' bene!? Dovessi scegliere, ti direi La danza dell'illusione: testo pianto, sviscerato e molto pensato? Assorbiamo idee e rime tanto dalla tradizione poetica quanto dalle parole del vissuto, evitando banalita' abusate tipo cuore/amore/mare/sole?
Il vostro intento e' colpire alle viscere o insinuarvi come un'eco in chi vi ascolta?
Sicuramente diventare Eco... Ed Eco scrivilo maiuscolo, mi raccomando (in riferimento al mito di Eco e Narciso N.d.R.)...
I Palconudo fra vent'anni?
Grazie per l'augurio! Viste le idee in fieri, speriamo almeno nel quinto disco e che l'insieme di buone capacita' e guizzi geniali che ci legano possano culminare in una sintonia totale
Un messaggio ai vostri fan?
Ci commuove e ci sospinge l'affetto - mai sperato - di chi capisce, condivide e ci segue?
Nel 2001 i Palconudo vincono nella categoria esordienti, con
La danza dell'illusione, il concorso nazionale
I migliori che abbiamo indetto in memoria di Fabrizio De Andre', esibendosi al
Teatro Carlo Felice insieme a
Vinicio Capossela, Cristiano De Andre', Loredana Berte', Enzo Jannacci, Enrico Ruggeri e molti altri artisti; nel 2004 vincono il concorso
L.Italy Music Festival, gara tra band genovesi che mette in palio l'incisione di un cd - demo in uno studio professionale; nel 2005 partecipano al
Festival Internazionale di Poesia di Claudio Pozzani nell'ambito della competizione musicale che si tiene a Camogli e la giuria assegna loro il premio
Miglior testo per la canzone
Nel momento; nell'ottobre 2005 partecipano, superandole, alle selezioni per
Music Village, manifestazione che si propone di selezionare band del panorama italiano al fine di metterle in contatto con varie etichette discografiche e nel marzo 2006 partecipano a Macerata alle semifinali del
Festival di Recanati.
A tutto questo, pero', Marco non fa cenno e ritorna ad esprimersi con
Stefano Bolchi, Max Carretta, Elisa Castelli ed Emi Cioncoloni. In una parola, in una vibrazione:
Palconudo.
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