 |
12 Agosto 2015 - L'ERETISTA, LA DAMA E L'ERMELLINO

[Foto di Sara Fenu]
«La chiave di tutte le scienze è indiscutibilmente il punto di domanda»
[Honoré de Balzac]
Si principia interrogando il lettore: Come si cattura un ermellino? Domande retoriche e figure retoriche, da sempre separo e separo sempre, che cos’è un chiasmo? Se contagiati, a fine lettura tenterete tatuarvi tanti tautogrammi. In questo senso, sarebbero state sonore sberle educative. E Bene diceva: giochi di parole, parole di giochi. Non sono Calembour questi, sono schiaffi. Milla tira pugni e chiede in regalo sacchi da pugilato. Sono solito dipingere l’autore Dama come pugile, combattente e allenatore dei propri allievi. Milla è quel motto: Malo mori quam foedari. Ed è questo il principio ermellino incarnato in motto che muove ogni azione di Milla e che Milla muove. La parte perfetta, in base alla propria inclinazione naturale. La scelta del nome Milla non è lasciata al caso e vi lascio un’incognita: chi è José Milla y Vidaurre?
Padroni indiscussi sono gli anima-li, ossia le anime. Anima affine al greco ανεμος, vale a dire soffio, vento, naso che guarda in testa, prepotente come la tempesta. Ed è il respiro che anima tutto il romanzo, in tutte le declinazioni: sono molto affezionato al feticismo dell’autore per il verbo spolmonare. Dall’ermellino al gatto, attraverso tele di ragno, trama di anime, fino alla tana dell’animale Nemi, nella neve, bianco ermellino, e il tumulto dell’anima. Combattenti puri e guardie del faraone: c’è del sacro in Eretista. Ma ci sono anche le mosche, il ragno vegano ed altri respiri animali. E la fratellanza degli Amici e complici, schierati al fianco di Milla, che lotta per L’Arte e contro il fango. L’eretista, mappatura di cicatrici, con un campionario umano strepitoso.
Tutti si chiedono come si catturi l’ermellino e non come si giochi a carte. In questo romanzo vanno in scena numeri, simboli e figure geometriche nelle parole e nei tempi. Come a teatro gli accènti ad alta voce, oltre al respiro. Cambiano il senso di tutta una vita. Ognuno ha le proprie carte, ma il punto è il come giocarle. Tutto il romanzo si basa su chiavi e carte e tasselli. Note, sia per le citazioni e i rimandi, che stimolano il lettore, sia per la Musica e musicisti accompagnano L’Eretista. E ancora entrano in gioco i numeri: La maledizione del 27 nel Rock:
il numero 27, cubo del tre, è il termine della natura universale e segna il punto d’interazione con un piano sostanzialmente diverso. Colonne sonore e riferimenti cinematografici, tanti. Regia di un film, L’Eretista avrebbe in sottofondo Heart of Steel dei Manowar, mentre l’ermellino combatte. Metallo è altro elemento importante nel romanzo. Ma anche i Nirvana e Kurt Cobain, cui personalmente sono molto legato. Questi i più significativi per me. Fare l’elenco dei rimandi non è mia intenzione, ma trovare Phoebe Buffet che suona gatto rognoso, è stato fantastico.
Non vi ho detto cosa significhi Eretista? Posso dirvi che è meglio non far arrabbiare Milla, altrimenti sono volatili per diabetici.
Giorgio Panci

|