E Francesco Marotta è: sempre – GROTTA DI GRAZIA – Anima in Atto [nido e nodo, luce che lega: lei, frutto della furia]. E lei? È lei.
stanca pensare al passato. stanca di pesare i miei morti. mai mia la culla di calma. stanca di dosi: si eccede. si sa: stanca il dovere. e dire pieno e dare prove. dare in pasto. ai giochi dei bimbi grandi. e seghe verbali. da psicologi. ogni giorno vedo lo stesso volto. rotti riflessi dal tubo – e si adatta all’abito – e sì: è stanca. di subire. sempre sotto: pressione, giudizio, torchio. sotto spirito. se lo specchio fosse sincero, forse: [sono scorte?] se voi… vi stanca: è il fattore fastidio. e si legge alla seconda: eleva a potenza chi nasconde. quanto è. stanca di stagni. si decida lo scaffale: dove posso stare – senza sibille. la mia teca triste non si tange, è zecca nera. stanca. se ruba lo spazio al rumore: è senza rete senza trapezi. le ali mi tengono? tanto stanca di. per non. e si beve il sangue dell’ultima ansa. l’ultimo verso sceso dallo scavo. un bacio sulle tese. a chi non dice chi sono. e chi [se docet esse, si placet – scrisse]: daino deve? è un problema se vede: la cicatrice sul sole, il coniglio sulla luna? nei mille e millenni di mani e modi: quanto violenti? e lascia il fumo, lascia la fiamma, lascia per lei un sacco di scarti: che tu non consumi. lo schermo scarta il rischio. la lotta, il sasso, i passi contro sono come. me mesta.
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