Lettera aperta – rivolta ai soli rocker e metallari
[e a qualche sparuto neurone sopravvissuto in un certuno, coraggioso, cranio]
Miei amati Voi,
la domanda che, puntuale, mi piomba sulle borchie – nell’ultimo periodo [periodo che dura da un triennio, ma lasciamo perdere] è: «ma che cazzo ci fai tu qui in mezzo?». Nulla? Casino? Espiazione volontaria di peccati karmici? Fioretto perpetuo? E per quanto responsabile possa essere – l’unica risposta che rispecchi realtà oggettive è: «combatto i mulinai a vento». Ogni tanto capita [e Lemmy li/vi benedica] qualcuno che non storca il naso e non sciorini – rigorosamente in sestine liriche – ribrezzo e disgusto. Violare il sacro tempio di Apollo con un corpo di Metallo è oltraggio che la Cultura [quella che, per inciso, si Autoriconosce/Autodefinisce tale] non può non solo tollerare, ma neanche concepire. E così, scopro [sì, insomma, non scopro un tubo: ora ne ho semplicemente le “prove scritte”] che “la bassa cultura di massa” NON è il Grande Fratello o Reality simili, NON la feccia lucchettara pubblicata, NON un Paese di Candy Candy dove tutti sono buoni-bravi-buonisti-benigni-benefattori [e poi sono pronti a sgozzarti/sgozzarsi pur di sentirsi dire/dare dei migliori], NON la farcitura citazionista e di aria fritta, NO! “La bassa cultura di massa” è il Rock, è il Metal. Anche il Rock e anche il Metal, per essere precisi: ci dividiamo la grandine accusatoria di Arcadici/Accademici anche con i Fumetti…
In alto, lassù, nel Paradiso del “Glorioso Gotha”, quando proprio ci va di lusso, siamo topastri da laboratorio – da osservare con rigoroso, implacabile, occhio/orecchio critico. Ottimo! Se questo è il Paradiso, resto nel mio Inferno – nel basso di chi si sporca con la vita vera. E non passa il tempo a spaccar specchi [avete mai provato a far, gentilmente, notare – a loro, all’alloro nelle piccole cerchie concluse – che non sono i “più intelligenti del Reame?”. È un’esperienza mistica: in un attimo verrete assaliti da Puoti, malmenati da Wittgenstein, trafitti da Dostoevskij. Non propriamente da Puoti, Wittgenstein e Dostoevskij – per palesi motivi – ma dai loro accanitissimi alfieri. Eh sì che NON mi risulta né il Rock né il Metal abbiano mai fatto niente né a Puoti, né a Wittgenstein né a Dostoevskij].
Questa mia solo perché: constatato [e non ci vuole un genio!] che il pubblico di un qualsiasi ROCK IN RIO è stato/è/sarà necessariamente più ampio del pubblico di un qualsiasi reading Poetico [e si sprecano i perché di questa Realtà] – sono stata accusata di bieco capitalismo:
http://www.nazioneindiana.com/2009/11/01/io-marilyn-monroe-shakespeare-francis-bacon-e-la-bellezza-dopo-l%e2%80%99annuncio-del-grande-onanista/#comment-122974
Questa mia solo per: ringraziare chi pompa sangue per il futuro e non psicopompa passatismi facendosi – vicendevolmente – fellatio mentali.
My Best Growls,
CD