Lucetta Frisa
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OMBRALUCE DODICI VOCI DELLA POESIA FEMMINILE ITALIANA CONTEMPORANEA



TESTI PER PITTORI

Il volto come enigma (con M.E.). In Per tutti la morte avrà uno sguardo (Cassinelli, Merello, Papetti), Galleria Cristina Busi, Chiavari, 1992.
Su Enzo Fabbrucci – I popoli del sonno (Caramanica, 2001).
L’osservatore di miraggi e l’orizzonte (con M.E.). Nota per la pittura di Marco Locci, Galleria il vicolo 2009.
Visita alla Maison de celle qui peint. Danielle Jacqui (2009).
Diversità e legami: Franco Bellucci e Rita Arimont (2012).
Variazioni sul rosso e sul nero (con M.E.). In Tramare tramonti – Carlo Merello opere 1972-1976 (De Ferrari 2013).
Scrivere. Disegnare. Percorrersi.(con M.E.) (2013).


TRADUZIONI

Per “Arca”:
Rainer Maria Rilke, Vergers.
Pierre Jean Jouve, Il giardino dell’Eden.
Henri Michaux, Dove posare la testa?

Per “La mosca di Milano”, n. 16, 2007.
Alain Borne, Poesie.

Per “Pagine”, n. 82, agosto-novembre 2010.
Alain Borne. Amo questo nulla e lo canto.

In volume:
Emily Dickinson, Lasciatemi l’estasi, Ripostes 1992.
Antonio Mediz Bolìo La terra del fagiano e del cervo, Pavia, Liber 1994.
Henri Michaux, Sulla via dei segni, Graphos 1998.
Bernard Noël, Artaud e Paule, Joker 2005.
Sylvie Durbec, Fughe, Joker, I libri dell’Arca 2006.
Bernard Noël, L’ombra del doppio, Joker, I libri dell’Arca 2007. (Letture del libro in “Il Segnale”, 78, 2007: L’occhio violato, di Stefano Tonelli; Gli scenari del viso, di Pancrazio Luisi, Il tema del dono, di Antonella Doria).
Alain Borne, Poeta al suo tavolo, (con saggio introduttivo: Con me morrà la mai musica), Joker, I libri dell’Arca 2011 (nota di lettura a cura di Viviane Ciampi in ”Il segnale”, 93, 2012).


DIALOGO CON L’OMBRA

Dialogo con l'ombra, in A' Deux. Art brut-Art contemporain”, Aix en Provence, Galerie Zola, 17 gennaio-7 marzo 2020
https://www.unardoc.it/nobunclinra1989/yflojrwod-deux-collezione-giacosa-ferraiuolo-ediz-311967/


PLAQUETTES

Scrive sette plaquettes per le Edizioni Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy:

Gatta senza lacrime (acquerello di Serena Olivari), settembre 1999.
Non sono io che scrivo (incisione di Coletta Cremonesi), aprile 2002.
Nell’ombra (incisione di Silvana Ciapparelli),aprile 2002.
Libertà vigilata (incisione di Maria Grazia Costa),aprile 2002.
Le parole e la pietra (incisione di Mirella Marini), aprile 2002.
Durezza (incisione di Elena Cantaluppi), aprile 2002.
Scrive (collage di Marco Cassini), aprile 2003.


PARTECIPAZIONI

Diplomata in lingue come traduttrice letteraria, frequenta per un biennio i corsi della Scuola del Piccolo Teatro di Milano.

Nella sua carriera di attrice lavora con diversi registi, tra cui Renato Borsoni, Massimo Castri, Franco Enriquez, Ottavio Fanfani, Ruggero Jacobbi, Franco Nebbia, Tullio Pendoli, Gianni Poli, Giuseppe Recchia.
Dal 1980 inizia un ciclo di lettura espressiva presso la Biblioteca per ragazzi Edmondo de Amicis e le altre biblioteche di quartiere del Comune di Genova, dal titolo: “Il piacere dell’ascolto”.

Per circa un decennio, con Marco Ercolani, è docente di letteratura straniera all’Università della Terza Età dell’Accademia di Rapallo.

All’interno dell’Associazione Le arie del tempo con Luisella Carretta ha curato diversi eventi:
«Le stanze della visione» (parole/musica/immagini, in collaborazione con Marco Ercolani; interventi di Donatella Buongirolami, Ettore Bonessio Di Terzet, Giovanni Castiglia, Giovanni Caveziel, Franco Consoli, Vivian Lamarque, Aldino Leoni, Roberto Piumini), 1988.
«Deserto e silenzio» (2006)
«Lettera d’amore» (2009)
«I taccuini» (2011)

È socia di “Contemporart” di Gustavo Giacosa e Fausto Ferraiuolo (che hanno ideato e promosso le mostre di arte outsider Due ma non due nel 2008 e Noi, quelli della parola che sempre cammina nel 2010) e
di “Arte e psicologia” (dalla collaborazione con Luca Trabucco, Luigi Maccioni, Marco Ercolani e Maria Teresa Morasso è nato il volume Camille Claudel: scultore, Nicomp 2012)

Partecipa a diverse edizioni del Festival internazionale di Poesia (Genova), della Biennale di poesia (Alessandria), di “Altra marea” (Tellaro), a “Genova inedita” e a varie letture poetiche (“Il passaggio di Enea”, “Il solstizio dei poeti”, “Milanocosa”).

Con M.E. partecipa a diversi quaderni collettivi, organizzati da Alberto Cappi. Lo stesso Cappi, per diversi anni, recensisce i libri e le collane dei due autori per “La Biblioteca di Writer” in “La voce di Mantova”.

È invitata al convegno: L’arte come evento: tra follia e salute (Graphos, 2002): atti del convegno omonimo curato a Comago di S. Olcese, Villa Serra, 5 maggio 2001;
saggi e interventi di Natale Calderaro, Luisella Carretta, Alberto Casiraghi, Viana Conti, Claudio Costa, Massimo Dagnino, Enzo Fabbrucci, Elio Grazioli, Luigi Grazioli, Margherita Levo Rosenberg, Luigina Mariani, Massimo Morasso, Luigi Sasso, Maria Sebregondi, Diana Sessarego, Luca Trabucco, Giuseppe Zuccarino:
opere di Aurelio Andrighetto, Giampiero Aratoli, Luisella Carretta, Gianfranco Carrozzini, Piergiorgio Colombara, Franco Crosa, Rosanita Galleni, Marco Locci, Mirella Marini, Giuliano Menegon, Carlo Merello, Serena Olivari, Secondo Pecollo, Lucrezia Salerno, Emilia Vento.

Partecipa a “Fuoricasa magazine”, con Da carne a carta e Passeggiate (2006).

Collabora ed è presente con i suoi testi nei siti web:
viadellebelledonne.wordpress.com
rebstein.wordpress.com
digilander.libero.it/biblioego
www.doppiozero.com
www.filidaquilone.it
cartescoperterecensionietesti.blogspot.it
www.bartolomeodimonaco.it
www.vicoacitillo.it
www.poesia2.0.it
cartesensibili.wordpress.com
giardinodeipoeti.wordpress.com

Alcune sue poesie sono presenti nel sito di Chiara de Luca.

Con una sua intervista e le poesie Basso ostinato e Spiaggia dell’Ariana è presente nel sito di “Suono sonda”.

La poesia Volevo scrivere un poema sulla polvere è citata in: Elio Grazioli, La polvere nell’arte. Da Leonardo a Bacon,Bruno Mondadori 2004.

Ha scritto la fiaba sceneggiata per i ragazzi I robot non sbaglianomai rappresentata nel 1976 a Genova con la regia di Mario Menini.

Come studiosa di letteratura giovanile ha collaborato a Sfoglialibro econtinua a collaborare a LG.Argomenti.Il suo racconto Fiore 2103 è presente nell’Antologia per la scuola media Lettura Esperienza I (a cura di Annamaria Bruzzone e Luciana Pausino), SEI editore, 1990.

Popotus, il giornale per i ragazzi del quotidiano L’Avvenire, ha ospitato per diversi anni sue fiabe e racconti:
-Il diario in frigorifero
-I tuoi sogni non mi piacciono
-La nonna legge il giornale
-Aritmetica e pipì
-La Luna e il raffreddore
-Pranzi grassi e pranzi magri
-La grande avventura d’amore del nonno
-Quei quadernetti in fondo ai cassetti
-Il più bello dei giocattoli
-Diventare adulti
-Credere nell’amicizia

Con M.E., nel luglio del 2009, partecipa a “Mercantia - Festival internazionale del Teatro di Strada di Certaldo” con il recital Anime strane, accompagnata al pianoforte da Fausto Ferraiuolo.

Mercantia

Con M.E. partecipa al seminario “Mosaico dell’identità” al Trinity Collège di Dublino (aprile 2009).

Sempre con M.E. è invitata il 28/10/2012 a Parigi con una relazione dal titolo “Scrivere. Disegnare. Percorrersi” all’interno della mostra Banditi dell’arte. 25 mars-8 janvier 2013 in Halle Saint Pierre.

È finalista in diversi premi nazionali (“Montale 1991”, “Montale 1992”, “Lerici Golfo dei Poeti 1994”, “Deltapoesia, 1998”, “Minturnae 2000”, “Lerici Pea 2000” “Lorenzo Montano 2002”, “Lorenzo Montano 2007”. È vincitrice del ”Lerici-Pea 2005” e di “Angeli nel cielo del Cilento 2007”, entrambi per l’inedito.

Porta Rosa e Volevo l’estasi (per Alexandra Pizarnik) sono tradotte in spagnolo da Ana Maria Pinedo. Altre poesie appaiono in lingua in francese per la rivista “Nunc” a cura di Sylvie Durbec.

È citata nel Dizionario degli scrittori liguri 1861-2007 (De Ferrari 2007).

**

È traduttrice di testi di George Brassens, tra cui:

Brassens


La cattiva reputazione

Da quando nacqui io non so come
godo cattiva reputazione
se resto zitto o mi metto a parlare
passo per uno da livellare
E non faccio mai del male a nessuno
anzi molte volte resto a digiuno
Ma la gente tira sassate
A chi non prende le vie segnate
Ed io offendo la gente onesta
Perché ragiono con la mia testa

Nessuno mi darà un salario
Perché son nato
bastian contrario!

Anche quando la bilancia
Pende dal lato della pancia
e c’è chi in poltrona si siede
resto a guardare dritto su un piede
Io della carriera me ne strabatto
e per questo dicono che son matto

Ma la gente tira sassate
a chi non prende le vie segnate
ed io offendo la gente onesta
perché ragiono con la mia testa
nessuno mi darà un salario
perché son nato
bastian contrario!

Quando la gente senza coglioni
va negli stadi e a processioni
e s’inginocchia alle istituzioni
e dei capelli compra lozioni
non sono dei valori il sovvertitore
se me ne sto a letto a far l’amore

Ma la gente tira sassate
a chi non prende le vie segnate
ed io offendo la gente onesta
perché ragiono con la mia testa
nessuno mi darà un salario
perché son nato
bastian contrario!
Non c‘è bisogno d’esser profeta
tutti mi dicono che sono poeta
e che i poeti come i barboni
van negli ospizi o nei manicomi
e s’inginocchia alle istituzioni
e dei capelli compra lozioni.

Ma la gente tira sassate
a chi non prende le vie obbligate
e io offendo la gente onesta
perché ragiono con la mia testa
pur di non esser livellato
compro una corda e muoio impiccato!


Storia del vento

Quando l’universo intero
non era ancor terminato
qualche cosa a spasso andava
in mezzo al creato
C’era molta confusione
e lui furbo approfittò
non aveva forma e nome
Dio se lo scordò

E fu così
che è nato il vento
che volle essere diverso
e contestava l’universo
E fu così
che è nato il vento
il vento che nessuno sa
da dove viene e dove va

Per il vento di follia
che trasforma i saggi in bruti
pur le Figlie di Maria
i santi fan cornuti
A chi cerca di sfidarlo
con il calcolo più esatto
lui si vendica e di colpo
lo fa diventar matto

Ed è così
che corre il vento
nelle foreste degli abeti
e dentro il cuore dei poeti
ed è così che corre il vento
che fruga ed alza le sottane
delle donne puritane
Ed è così che corre il vento


Faccio l’amore con te

Che me ne importa del sole
da quando conosco te
la notte o il giorno
che differenza c’è
faccio l’amore con te
Tu fai spuntare le viole
nel letto e sul parquet
che me ne importa del sole
faccio l’amore con te

Per il padrone di casa
sono puttana perché
sto con un uomo che marito non è
che cosa importa a me
Vorrebbe entrar nel mio letto
quel porco al posto di te
io me ne infischio di tutto
e faccio l’amore con te

E poi c’è il principale
che mi licenzia perché
gli sbaglio i conti e non sono puntuale
non gli sbaciucchio il bebé
Farò la fame più nera
ma chiedo che male c’è
se dal mattino alla sera
penso all’amore con te

Senza contare l’impegno
di far la rivoluzione
sparino gli altri io la faccio da me
quando son sola con te
Sarei una vera alienata
se non pensassi un po’a me
la mia condotta impegnata
è far l’amore con te
La mia condotta impegnata
è far l’amore con te.


Sulle panchine

Tutta la gente perbene crede le panchine
posti d’ozio e vizio
fatti per l’appuntamento di barboni e vento
Ma è soltanto un pregiudizio
perché son lì apposta per timidi cuori
per accoglier le premesse a favolosi amori

Sulle panchine siedono gli innamorati
abbracciati abbracciati
sfidano gli sguardi avvelenati
dei passanti onesti

E si tengono le mani parlan del domani
del futuro nido
che fabbricheranno insieme con le ore più belle
Ci sarà la luna e il sole
che faran da tetto sopra il loro letto
dove nasceranno viole grandi come stelle

Sulle panchine siedono gli innamorati
abbracciati abbracciati
tubano allegri e spensierati
son colombi appena nati

Quando la sacra famiglia passa nei dintorni
di quel loro regno
fioccan frecce inacidite di disprezzo e sdegno
Ma sia il padre che la madre il figlio un po’ impotente
e la figlia zitella
stan morendo dal prurito di una scappatella

Sulle panchine siedono gli innamorati
abbracciati abbracciati
tubano allegri e spensierati
son colombi appena nati

Anche se il tempo è maligno e ricopre il cielo
di nuvole nere
e l’inverno e il vento freddo li farà fuggire
Resterà sempre per loro il ricordo caldo
di quelle panchine
dove han vissuto insieme le ore clandestine

Sulle panchine siedono gli innamorati
abbracciati abbracciati
sfidano gli sguardi avvelenati
dei passanti onesti

***

È autrice dei testi di diverse canzoni (tra cui Valzer infantile e Tutto il mondo va in cerca d’amore), interpretate da lei stessa, con accompagnamento al pianoforte di Giovanni Del Giudice, e poi da Milly nel suo album “D’amore e di libertà” (1974).

Milly

Valzer infantile
Amore, dolcissimo Amore.
Cuore, Fiore, Languore, Rossore
Pallore
Sudore
Dottore.

Carriera, radiosa Carriera
Si spera Si spera Si spera Si spera
Pane e Pera
Fame nera
Galera.

Vita, dolcissima Vita
Fiorita, Infinita, Infinita, Fiorita
Sfiorita
Fuggita
Fallita.

E tu che ci credevi
E tu che facevi il presepio
Aspettavi Gesù Bambino
all’angolo del camino...
Il Bravo Bambino
Lo Spazzacamino
La Fata buona
La Strega Minchiona...

E pian pianino
(Qualcosa era vero)
Col tuo panierino
Filasti dritto al cimitero
Con l’uomo
Con l’uomo nero...


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