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LA POESIA, NESSUNO (Francesco Macciò, 2012)
La poesia nessuno può asserire di possederla, tanto meno il poeta, transfuga inarrestabile nel suo solitario stupore, che non consola ma è consolato, non possiede ma è posseduto
Il poeta non ha che il nulla davanti a sé, tutto è maceria dietro di lui; non vedente ma “veggente” sente voci che lo mettono in cammino, ha visioni che “dettano dentro”… La poesia nasce dal ricordo di queste visioni, di queste voci
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Sfasciati fondali…
parole premorte come reti
stese sulle labbra…
Sempre a pieghe la memoria,
in un travaso di voci parete
tutta a spacchi e crepe.
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